Ha il suono del verso degli uccelli…
cantano a squarciagola come il gallo alle prime luci,
come il mandorlo fiorisce ai primi accenni impercettibili di primavera.
A ricordarci che non siamo soli al mondo e che tutto è un ciclo,
come fa la natura, come dicono gli storici. Come sa sentire solo la donna.
Ha il giallo delle luci della civiltà dell’uomo e l’azzurro del regno di Dio,
ha il rosso incandescente del fuoco che alimenta il giorno, l’acqua e la terra;
sono luci che svelano l’infinitamente piccolo. E riflettono l’immenso.
Tutto quello che potrebbe desiderare un moribondo in un letto d’ospedale,
guardando fuori dalla finestra e cercando la vita, desiderandola più di ogni altra ricchezza, l’alba ce l’ha e lo regala ogni mattina.
Mi fido dell’alba, ascolto l’infanzia del giorno, così, come mi affido alla maturità della sera.
M.